Notizie

Nuovo bando Living labs-Smart Puglia 2020, 15 milioni di fondi per un futuro digitale

lunedì, 11 novembre 2013 - 18:40

LECCE – Agevolare la crescita e lo sviluppo delle imprese pugliesi specializzate nell’offerta di applicazioni di tecnologie dell’informazione, della comunicazione e di servizi e contenuti digitali, permettendo la crescita produttiva e sociale dell’intera regione. E’ questo l’obiettivo principale del progetto “Living Labs- Smart Puglia 2020″, il cui bando è stato presentato stamane in un incontro tenutosi nei locali delle “Officine Cantelmo” a Lecce.

Sono 15, in totale, i milioni che la Regione Puglia ha stanziato per rendere gli obiettivi dell’iniziativa digitale una realtà, verso la quale hanno mostrato interesse sia aziende di diversi settori che  amministrazioni comunali, tra cui quella di Lecce, che si stanno prodigando per poter dare alle proprie città un futuro migliore all’insegna della digitalizzazione e del miglioramento e sviluppo di servizi rispondenti ai tanti fabbisogni del cittadino e delle imprese. Ad essere protagonisti dei living labs sono proprio i principali destinatari dei servizi tecnologici e multimediali: gli utenti, infatti, partecipano alle attività di ricerca e innovazione e al processo di sviluppo e sperimentazione delle soluzioni ad essi destinati.

Grazie alle sinergie e agli scambi di idee tra ricercatori, imprese e gruppi di cittadini è possibile creare prodotti e servizi a misura di cittadino che nelle loro funzioni riescano ad essere utili a soddisfare tutte le sue richieste e provvedere ai suoi bisogni. Una volta realizzati i prototipi, poi, sarà possibile sperimentarli e sempre grazie all’utente finale potranno essere apportate eventuali modifiche e fatti cambiamenti per migliorare le prestazioni del prodotto finale. Il progetto, che vede come attori la pubblica amministrazione, gli operatori della conoscenza e dell’istruzione e la business communities a vari livelli, prevede tre tipologie di interventi che si differenziano a seconda dell’utenza finale. Si parte con le “Smart cities and community”, dove gli utenti finali sono rappresentati da soggetti pubblici e privati attivi su scala urbana: l’obiettivo in questo caso è quello di sfruttare e stimolare la partecipazione attiva della cittadinanza per poter innescare delle politiche dell’innovazione che consentano la valorizzazione e il rafforzamento di tutte le infrastrutture materiali e immateriali presenti sul territorio.

In questo ambito la città di Lecce sta portando avanti il suo progetto di “smart city”, come è stato ricordato dall’assessore all’innovazione tecnologica del Comune salentino, Alessandro Delli Noci, durante l’incontro di stamane. “Il nostro obiettivo è quello di sperimentare e rafforzare il settore del web, ma sappiamo che per farlo occorre superare l’ostacolo del digital divide. Solo se riusciremo a ridurre al minimo questa separazione legata all’utilizzo di nuove tecnologie riusciremo nel nostro intento. Per diventare intelligenti bisogna creare una comunità intelligente” ha affermato l’assessore nel suo intervento.

Le altre due tipologie di interventi sono rivolti alla knowledge community, dove gli utenti finali sono sono soggetti attivi nella produzione, gestione e scambio di conoscenza e innovazione, e la business community, dove gli interventi riguarderanno soggetti attivi sul territorio in ambito economico, produttivo e dei servizi. “Ricerca e Innovazione sono sostenute dalla Regione Puglia, perché migliorino i servizi e i prodotti delle nostre imprese, degli enti locali, delle pubbliche amministrazioni e della scuola – ha dichiarato Loredana Capone, assessore allo sviluppo economico della Regione Puglia, all’apertura dell’incontro – e le piattaforme tecnologiche che possono creare imprese sempre più dinamiche nel nostro territorio devono avere un obiettivo chiaro: fornire servizi più efficienti per migliorare la vita dei cittadini”.

Il bando presentato stamane presenta delle importanti novità, prima di tutto di ordine temporale. La scadenza della presentazione delle domande è passata dal 20 al 26 novembre. Inoltre, con i cambiamenti effettuati al bando per ogni Pmi ora sarà possibile presentare due candidature, di cui una in forma singola e l’altra in rete,  per ciascun settore di intervento purché riferite a differenti fabbisogni. Grande novità anche per le imprese start-up innovative, la cui partecipazione è stata facilitata: se iscritte nell’apposita sezione del registro delle imprese delle CCIAA, infatti, non dovranno più soddisfare i requisiti di idoneità finanziaria. Il nuovo bando nasce anch’esso da un piccolo “Living lab”, cioè da un’interlocuzione pubblica, conclusasi lo scorso 9 ottobre, ed è un’evoluzione dell’avviso, lanciato lo scorso anno, “Apulian Ict living labs”.

Anche le aree tematiche di riferimento sono state rimodulate, sulla base dell’esperienza maturata con il precedente bando e del confronto con i soggetti che hanno partecipato alle diverse fasi della consultazione pubblica. Ora sono: ambiente, sicurezza e tutela territoriale, beni culturali e turismo, energia rinnovabile e competitiva, governo elettronico per la pubbliche amministrazioni, salute, benessere e dinamiche socio-culturali, istruzione ed educazione, economia creativa e digitale, trasporti e mobilità sostenibile. Ad oggi sono già 34 i laboratori finanziati e attivati, per un finanziamento di oltre 8 milioni di euro e un valore generato di oltre 15 milioni di euro da 68 imprese. Ben 18 progetti sono stati presentati nella provincia di Bari, ma anche Lecce ha dimostrato una buona reattività presentando 9 progetti.

Cinzia Ferilli